
Considerato uno dei quattro borghi più' belli della regione Veneto, Arquà Petrarca si è sviluppato alle falde di due colli ed è abbracciato da altri dolcemente digradanti verso la pianura a forma di arco, da cui il nome latino Arquatum, poi volgarizzato in Arquade e infine in Arquà.
Nel 1364, Francesco Petrarca conobbe Arquà, mentre soggiornava ad Abano, sottoponendosi alle cure termali prescrittegli per la scabbia. Pochi anni dopo, nel 1369 ottenne delle terre ad Arquà, dove decise di stabilirsi per trascorrere gli ultimi anni della sua vita, che si concluse nel 1374. Nel 1868 il paese fu elevato al grado di Comune e potè aggiungere il nome di Petrarca









Ariosità, leggerezza, serenità: quali altri stati d’animo potrebbero definire questo borgo trecentesco che qualcuno, insistendo sulla vicenda di Petrarca, ha chiamato “paese di vigilia”, adatto a chi intende abbandonarsi al nirvana, folgorato da lampi di visione interiore? In effetti, il borgo vibra di silenzio, racchiude nei suoi scorci, nelle sue strade lastricate, nei suoi panorami, l’ardore della giovinezza che si stempera nella malinconia, riflettendo forse come uno specchio gli umori di Petrarca quando vi ha stabilito la sua residenza finale. Ma risalta anche l’aspetto luminoso, dato dalla pietra chiara delle sue case, delle sue chiese, dei palazzetti che la moda petrarchista ha fatto erigere a ricche famiglie venute da Venezia. Lungo le rampe tortuose che dal paese basso portano a quello alto ci si trova subito immersi in una fantasia rurale (da: borghiitalia.it)















La foto della pietra sbusa è dedicata a Luci che mi ha suggerito questa bella visita























In mezzo al sagrato sorge la tomba del Petrarca, l’arca eretta sei anni dopo la sua morte in marmo rosso di Verona













5 commenti:
Temo di essere retorico,ma mi sento l'obbligo di dirti che le tue immagini sono sempre più originali,varie,di gusto,di ottimo taglio,nitidissime, sature,fresche,...insomma, entusiasmanti.
E sai che non mi piace adulare.
Interessante quell'antico tirante per campanella che dopo aver a lungo funzionato tradizionalmente,è stato
"elettrificato".
A presto.
Che bellissimi passeggiate nel Veneto!!!
Le foto sono splendide!!!
Claudio: esagerato. Sapevo che notavi il tirante. La foto era dedicata a te (anche se non lo ho scritto).
Mercè: grazie. Sono contento che ti piacciano. Ciao
Nel 1400 la Repubblica di Venezia controllava questo territorio e alcune famiglie aristocratiche veneziane come i Pisani e i Contarini costruirono in questo borgo delle sontuose residenze . Forse proprio l’influenza veneziana ha portato a costruire abitazione con pietre sbuse? . La tua foto della pietra sbusa è proprio quella della farmacia. Io avevo fotografato altre tre abitazioni con pietre sbuse.
Petrarca abitò anche a Venezia in una casa lungo la Riva degli Schiavoni, a pochi passi dal Ponte del Sepolcro, dove ancora oggi esiste una targa commemorativa.
Per quanto riguarda le fotografie faccio un copia- incolla del commento di Claudio. Vi invito a visitare Arquà perché il tornare indietro con il tempo, la tranquillità e la serenità sono le sensazioni che questo borgo mi ha dato.
Bellissimo post, ciao, Luci
luci: ti ringrazio per le precisazioni. Avevo già avuto il piacere di visitare questa bella località qualche anno fa. La tua segnalazione pero' mi ha fatto tornare la voglia di rivederla e, con l'occasione, di fare qualche foto. Per fortuna ho trovato una bella giornata di sole che mi ha permesso di effettuare al meglio questa gita "fuori porta" . Grazie ancora. Ciao
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